Criterio di cassa diversificato per i professionisti e revisione completa degli indicatori. È su queste due direzioni che si muoverà il restyling degli studi di settore per i professionisti.
Via libera al restyling con «monitoraggio» per gli studi di settore di commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, studi legali, architetti, geometri, servizi di ingegneria integrata, agrotecnici, periti agrari e agronomi, tributaristi, studi di ingegneria e periti industriali.
Mentre la fase di applicazione monitorata si è conclusa per notai, medici, psicologi dentisti. Applicazione monitorata anche per gli studi delle attività manifatturiere di tessili (con la nuova entrata del finissaggio), calzature, calzetteria, abbigliamento, oreficeria e gioielleria.
La commissione degli esperti, nella riunione di giovedì 8 febbraio, ha concesso la proroga per un altro anno del monitoraggio per professionisti e imprese manifatturiere che svolgono le attività comprese negli studi appena citati: di conseguenza, nei confronti di questi soggetti, anche per il periodo d'imposta 2006 (Unico/Gerico 2007), non potranno essere effettuati accertamenti sulla base delle risultanze degli studi di settore.
L'operazione di aggiornamento pone fine, invece, alla fase monitorata, per notai, medici, psicologi, dentisti, amministratori di condominio, disegnatori, infermieri, veterinari, geologi e laboratori di analisi cliniche, per le professioni; occhialeria, ricami e biancheria per la casa, per le manifatturiere.
Il via libera ai 51 nuovi strumenti di accertamento tra studi revisionati (46) e nuovi studi (5), riguarda oltre 1 milione di soggetti. Costruzioni, valorizzazione/compravendita e locazione di immobili, agenzie di viaggio e tour operator, articoli sanitari, spedizionieri, interpreti, palestre, discoteche, tessili, fotocopiatura e videoscrittura, agenzie di servizi, studi di promozione pubblicitaria, edicole, noleggio auto, consulenti finanziari ecc., sono tra le attività coinvolte dal nuovo «round» di approvazioni, operate giovedì scorso dalla commissione esperti per gli studi di settore e dovranno misurarsi con i risultati di congruità e coerenza di Gerico 2007.
In particolare, l'attività di evoluzione interessa 46 studi di settore, che sostituiscono altrettanti studi già in vigore da qualche anno, per oltre 700 mila tra commercianti, artigiani e professionisti, e rappresenta una ulteriore fase di sviluppo che avvicina sempre di più la manutenzione degli strumenti presuntivi alla realtà delle attività economiche.
L'elenco comprende anche cinque nuovi studi per oltre 300 mila soggetti che riguardano attività economiche di servizi, commercio e lavoro autonomo cosiddette «residuali», che si affacciano per la prima volta nel panorama degli studi di settore.
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Le proposte di modifica degli studi nel periodo di «monitoraggio» espresse dalle associazioni
Per effettuare le analisi e le valutazioni che si renderanno necessarie nel periodo di monitoraggio, bisognerà pertanto distinguere gli studi che risentono in maniera rilevante dell'impatto del «criterio di cassa» sulla congruità dei compensi, per i quali la nuova metodologia sopra descritta di stima dei compensi consente di superare il problema attualmente esistente di «non congruità» derivante da spese non allineate con i relativi compensi, dagli studi che, al contrario, presentano situazioni di professionisti «non congrui» a seguito di incasso di compensi «parziali», per i quali bisognerà valutare la loro posizione per un arco temporale più lungo allo scopo di distinguere le prestazioni «complete» da quelle «in corso di espletamento».
Per questi ultimi, le associazioni di categoria propongono di inserire nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, nuove informazioni mirate studio per studio, che consentano quindi di superare il problema legato alla durata pluriennale degli incarichi e alla gestione della contabilità per «cassa», con un'analisi della congruità calcolata e raffrontata su più anni d'imposta.
Tale applicazione dovrebbe confrontare i compensi dichiarati nel periodo pluriennale con la somma dei relativi compensi teorici, calcolati da Gerico per ogni anno del periodo di riferimento.
Inoltre, la suddetta modalità potrebbe essere anche utilizzata dal contribuente per spiegare eventuali situazioni di non congruità sul singolo anno d'imposta.
A tal fine, le informazioni minime necessarie da inserire nei modelli, individuate dalle associazioni, sono:
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«numero totale incarichi», svolti nel periodo d'imposta o in anni precedenti, anche se non ultimati nel corso dell'anno, per i quali sono stati percepiti compensi, anche parziali, nell'anno; |
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«di cui iniziati in anni precedenti e non ancora completati»; |
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«di cui iniziati in anni precedenti e completati nell'anno»; |
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«di cui iniziati completati nell'anno»; |
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«di cui iniziati nell'anno e non ancora completati» | |
Autore: Leonardo Baglioni
Fonte: ItaliaOggi Sette - 12 Febbraio 2007
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