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La rivalutazione dei beni d'impresa per l'incremento del patrimonio societario - Unico 2006 |
L'ultima Legge Finanziaria ha riaperto la possibilita' di rivalutare i beni di impresa, come si rileva anche nel modello Unico 2006, recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Questa misura consente un incremento del patrimonio della societa' con conseguenze positive in: - materia fiscale, - di bilancio e gestionale (Basilea 2, migliori tassi di interesse bancari).
In particolare: - e' possibile rivalutare le immobilizzazioni (comprese le partecipazioni) iscritte nel bilancio relativo all'esercizio chiuso entro il 31 dicembre 2004 o successivo; - il maggiore valore conseguente alla rivalutazione e' fiscalmente riconosciuto sia ai fini delle imposte sui redditi, che ai fini IRAP, a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello della rivalutazione (salvo il caso delle aree edificabili); - l'imposta sostitutiva dovuta e' cosi' articolata: a) aree fabbricabili: 19% (in tre rate annuali); b) beni ammortizzabili: 12% (in una unica rata); c) beni non ammortizzabili: 6% (in una unica rata).
A tale facolta' e' associata la possibilita' di versare un'imposta sostitutiva del 7% sulle riserve di rivalutazione. L'affrancamento permette di dare rilevanza fiscale a tale riserva al fine di poterla distribuire.
Per i soggetti interessati all'applicazione degli IAS la rivalutazione deve essere considerata nel rispetto dei Principi contabili internazionali. Si e' in attesa dell'emanazione della circolare con le istruzioni operative.
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